Covid, aggiornamento sulla situazione nelle CRA
Dopo i focolai di piccole dimensioni verificati nei mesi di febbraio e marzo in case famiglia, comunità alloggio o case di riposo non ancora coperte dal programma vaccinale, a partire dalla fine del mese di marzo sono state segnalate alcune situazioni di criticità a carico delle strutture socio-sanitarie del territorio ferrarese.
I casi più significativi si sono registrati nell’Argentano (Longastrino) e nel Copparese (Coccanile): la diffusione interna alle residenze è stata pressochè totale e le conseguenze in termini di ospedalizzazioni e mortalità sono state in linea con quelle osservate nei precedenti focolai provinciali.
Lo scorso 30 marzo l’azienda sanitaria ha ricevuto la segnalazione della positività di un anziano ospitato presso la CRA di Tresigallo, una struttura in cui il programma vaccinale era stato completato all’inizio di febbraio.
Ad un mese dalla notifica del primo caso, dopo l’ultimo intervento di screening eseguito a tappeto nella giornata di giovedì 29 aprile, il focolaio di Tresigallo che aveva colpito circa la metà degli ospiti appare già in via di risoluzione ed è possibile delineare alcune caratteristiche che lo differenziano in modo significativo dagli eventi osservati nel periodo pre-vaccinale.
Gli ospiti (nuovi ingressi) e gli operatori non vaccinati sono stati colpiti in percentuale nettamente più elevata ed in modo più severo rispetto ai vaccinati, la maggior parte degli ospiti vaccinati ha avuto un’evoluzione “benigna” della malattia sia in termini di numero di casi gravi (ospedalizzazioni) che in termini di tempo di risoluzione dell’infezione.
I dati dello screening di giovedì evidenziano la negativizzazione di oltre la metà dei casi ed il numero sale ulteriormente se si considerano anche le persone in cui si riscontra già una guarigione clinica, anche se non ancora accompagnata dalla negativizzazione del tampone.
Anche il tasso di letalità è molto più basso rispetto alla popolazione non vaccinata e riguarda esclusivamente due persone ultranovantenni con polipatologia cronica rilevante.
Se si escludono i focolai minori (una casa famiglia del distretto Ovest ed una nel distretto Centro Nord), altri focolai di rilievo si sono sviluppati nel distretto Sud Est e riguardano – in ordine cronologico - la CRA/RSA di Portomaggiore e la struttura Quisisana Due di Ostellato.
Per quanto concerne la RSA di Portomaggiore i dati relativi all’ultimo screening eseguito all’inizio della settimana dimostrano già una fase di contenimento della situazione: si conferma la positività di otto utenti in totale, senza esordio di nuovi casi e soprattutto con una buona evoluzione clinica dei soggetti vaccinati. Tutti gli operatori risultano indenni anche al secondo monitoraggio. La struttura verrà mantenuta in stato di quarantena almeno fino alla prossima settimana, ma sembra configurarsi un’evoluzione positiva del focolaio.
L’ultima situazione critica si è sviluppata all’interno del complesso Quisisana Due di Ostellato. Va precisato che, ad oggi, non si sono registrati casi nell’area destinata alla disabilità (CSRR e Centro residenziale “GRAD” per le gravissime disabilità acquisite), mentre nell’area anziani si è avuta una progressiva, rapida diffusione dell’infezione, malgrado le azioni di contenimento messi in atto dal gestore (rafforzamento delle misure preventive ed isolamento dei casi).
Circa la metà degli ospiti sono stati colpiti dal virus, ma la maggior parte di loro si trova in struttura ed è in buone condizioni di salute, costantemente monitorati sotto il profilo clinico.
Per favorire il controllo del focolaio l’AUSL ha attivato una serie di interventi di mappatura (esecuzione dei tamponi molecolari da parte degli infermieri USCA), di consulenza (doppio accesso del Nucleo Operativo per il Controllo delle Infezioni) e di fornitura diretta di materiale per garantire la massima adeguatezza nell’utilizzo dei DPI.
Trattandosi del focolaio più recente non è opportuno trarre conclusioni definitive sulla sua evoluzione, anche se le notizie attuali fanno sperare in un’evoluzione relativamente benigna, con la conferma di un importante – seppur incompleto – effetto protettivo del vaccino.
L’impatto estremamente positivo della copertura vaccinale nelle CRA è confermato dalla lettura complessiva della situazione che vede attualmente una sessantina di ospiti positivi, in massima parte in buone condizioni, su circa 2500 posti letto censiti a cui si associa l’assenza di focolai in esordio nel corso dell’ultima settimana.