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Covid, Ciotti: “Situazione contagi stabile e l’incidenza scende. I servizi come Usca e vaccinazioni, anche se rimodulate dopo la fine emergenza, rimangono sempre attivi". Prevenzione e malattia delle donne: il punto a Salute Focus

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pubblicato il 05/04/2022 17:30, ultima modifica 05/04/2022 17:32
Dal test HPV alla vaccinazione, lo screening in provincia di Ferrara L'emergenza Covid è finita ma la curva dei contagi resta stabile. Qual è la situazione nel nostro territorio, cosa cambia a livello di servizi con la fine dello stato di emergenza? Di questo ma anche di come sul territorio viene portato avanti il fondamentale programma di screening dedicato al tumore del collo dell'utero, si parla nel consueto appuntamento del martedì con Salute Focus Ferrara (format a cura dell'Azienda Usl di Ferrara). Ospiti della nuova puntata: Emanuele Ciotti, Direttore Sanitario Azienda Usl Ferrara, Caterina Palmonari, Responsabile MOD Centro screening Ausl Fe, Clelia De Sisti Direttore dipartimento di sanità pubblica AuslFe. E poi ancora: Fabrizio Corazza Direttore Dipartimento interaziendale Materno infantile e Demetrio Costantino, direttore del Servizio salute Donna Ausl Fe. 

Il punto sui contagi e le vaccinazioni

Siamo in momento di convivenza con il virus”ha sottolineato in apertura il direttore sanitario Ausl Emanuele Ciotti. E ha proseguito affermando: “Attualmente la situazione è di stabilità, con i casi aumentati del 3,7 % rispetto alla settimana precedente e l'incidenza scesa da 600 a 429 casi ogni 100mila abitanti. Stabile la pressione sugli ospedali con 118 ricoverati su 4882 su positivi in tutta la provincia”. “Manteniamo comunque - ha aggiunto - i servizi sul territorio pur rimodulandoli, come ad esempio le Usca e le vaccinazioni. Ora stiamo eseguendo circa 200 dosi al giorno per quanto riguarda le “booster” e per la fascia 5-11 è attivo un portalino sul sito dell'azienda Usl di Ferrara attraverso il quale prenotare la vaccinazione. Stessa possibilità viene offerta anche a chi volesse effettuare la prima dose con il vaccino Novavax.”

Sempre in tema di vaccinazioni va ricordato che dal 31 marzo gli Hub vaccinali della provincia sono chiusi, resta invece presso l'hub fiera di Ferrara attiva la possibilità del libero accesso.

Accoglienza profughi, meno arrivi della settimana scorsa

 Per quanto riguarda l'arrivo profughi in arrivo dall'Ucraina, la Fiera di Ferrara resta il punto unico per l'accoglienza sanitaria. “Siamo arrivati a 1875 certificati STP (Tessera straniero temporaneamente presente) erogati - afferma sempre Ciotti -. Abbiamo eseguito anche, in questa settimana, 450 vaccinazioni. Alle persone in fuga dalla guerra offriamo naturalmente assistenza sanitaria ma anche psicologica, mediatori culturali e per gli under 18 il pediatra di libera scelta”.


Tumori cervice uterina, il programma di screening Ausl Ferrara

 “E’ partito nel 1996” ha spiegato Caterina Palmonari, la responsabile del Centro Screening Ausl Fe. E poi ha aggiunto: “E' un percorso rivolto a tutte le donne residenti e domiciliate nella provincia di Ferrara, attraverso l'invito attivo con lettera a tutte le donne tra 25 e 69 anni, a recarsi presso uno consultori del territorio.”

Alle donne tra i 25 e i 29 anni viene offerto il pap test con richiamo a 3 anni se negativo, mentre a quelle tra i 30 e i 64 anni viene offerto l'HPV test con richiamo a 5 anni se negativo.

Il Pap test – puntualizza la dottoressa Palmonari - va a verificare se è presente una anomalia citologica nel collo dell'utero della donna, mentre l'HPV test verifica la presenza del dna del virus HPV, che è il principale fattore di rischio di tumore alla cervice uterina”. E ha aggiunto: “Pensate che una percentuale tra l'1 al 3% di tutte le donne si infetta nel corso della vita con un HPV ad alto rischio”.

Nelle donne più giovani facciamo prima il Pap test perché il virus potrebbe regredire naturalmente” puntualizza. E ancora: “Offriamo questo tipo di test a loro, ha precisato la Palmonari, perché in questa fascia di età c'è una frequenza elevatissima di infezione ma queste donne sono anche quelle con più elevata probabilità di eliminare spontaneamente il virus e hanno una evoluzione della lesione più leggera”. Conclude affermando: “Questo significa, semplificando molto, evitare di portare ad effettuare una colposcopia (che poi sarebbe negativa) un numero di donne troppo elevato”.

 

I servizi sul territorio

 “Noi siamo esecutori del programma di screening” le parole di Demetrio Costantino, Dir. Serv. Salute Donna Ausl Fe. Che ha aggiunto: “Le donne possono spostare appuntamento telefonicamente e poi recarsi presso i nostri consultori. Devo dire, ha aggiunto, che abbiamo reagito benissimo alla pandemia grazie alla nostre ostetriche e abbiamo recuperato tutte le donne che dovevano effettuare il test nei periodi di lockdown. Una volta effettuato il test le donne ricevono la risposta a casa o sul fascicolo sanitario elettronico se non ci sono anormalità, mentre qualora risultasse positivo vengono accompagnate verso gli ulteriori approfondimenti diagnostici.”

 

La presa in carico in caso di positività

Le donne con una positività – ha invece affermato Fabrizio Corazza, direttore del Dipartimento interaziendale materno infantile - vengono prese in carico per la gestione degli accertamenti necessari. In particolare vengono invitate ad effettuare la colposcopia, un esame non invasivo che pone a forte ingrandimento cervice per verificare la presenza di lesioni preneoplastiche o neoplastiche da trattare poi in ambiente ambulatoriale o ospedaliero a seconda dell'entità”. “Ad agire – parla ancora Corazza - è un'equipe multidisciplinare che segue poi la donna anche in caso di ulteriori accertamenti, o interventi chirurgici, necessari.”


La vaccinazione HPV

Con la vaccinazione HPV siamo partiti nel 2008 con le ragazzine nate nel 1996” fa sapere Clelia De Sisti direttrice del dipartimento di Sanità pubblica Ausl Ferrara. E ancora: “Dal 2017 la vaccinazione è stata ampliata anche ai ragazzi e dal 2019 è gratuita con chiamata attiva anche per le donne fino ai 25 anni.” Poi puntualizza: “Prima della pandemia le coperture erano molto buone ma con il Covid sono calate di circa il 10% rispetto all'anno precedente. Ora stiamo richiamando tutti coloro che avrebbero dovuto essere chiamati nel 2020 e nel 2021, con un offerta sul territorio ma anche con un percorso dedicato presso l'hub di Ferrara Fiere. A settembre invece partiremo con le chiamate per i nati dal 2011.”

 

Gli effetti prodotti dai programmi di screening negli anni

 “Questo tipo di screening – dichiara in chiusura degli interventi alla trasmissione Caterina Palmonari - è stato in grado di far diminuire il tumore squamoso della cervice uterina del 6% ogni anno. Nei paesi in cui non ci sono test e screening il cancro alla cervice resta la seconda causa di morte nelle donne. Da noi questo programma ha permesso di ridurre i nuovi casi del 40% e la mortalità del 50%.”

Un ultimo dato - ha poi concluso la dottoressa Palmonari - è quello relativo al 2021: in provincia di Ferrara abbiamo chiamato 21mila donne e il 77% (ovvero 16mila) ha aderito. Tra le adesioni abbiamo rilevato un 8% di positività ai test, ovvero 1300 donne, 370 delle quali presentavano lesioni, in particolare 70 pre-tumorali e 1 adenocarcinoma”. E chiosa: “Tutti i percorsi, dal test agli interventi, sono completamente gratuiti!”

 

La puntata è visibile sul canale YouTube Ausl a questo link https://youtu.be/LgF84CPWHYQ e sulle pagine Facebook Azienda Usl Ferrara, Ferrara Focus, dei Comuni di Ferra

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