HIV Romagna. Una pandemia silenziosa. Ne parla la direttrice Calamai a Motore Sanità
Il Piano Nazionale di interventi contro l’HIV e AIDS (PNAIDS) approvato con intesa nella Conferenza Stato-Regioni del 26 ottobre 2017, contempla l’attuazione di interventi di carattere pluriennale riguardanti la prevenzione, l’informazione, la ricerca, l’assistenza, la cura, la sorveglianza epidemiologica e il sostegno dell’attività del volontariato.
Esso ha stabilito che il Ministero, in collaborazione con le Regioni dovrà promuovere iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori e dovrà definire strategie di informazione in favore sia della popolazione generale, che di quella con comportamenti a rischio (popolazioni chiave).
In particolare, è stata focalizzata l’attenzione sulla lotta alla stigmatizzazione e sulle attività di prevenzione; fra quest’ultime le attuali evidenze scientifiche attribuiscono un ruolo fondamentale all’estensione come prevenzione (TasP) delle terapie antiretrovirali (ARV).
Oltre a questo esiste comunque ancora un sommerso importante da far emergere per poter interrompere la catena di infezioni. In questa ottica è richiesto impegno nel favorire l’accesso al test, la diagnosi precoce, l’aderenza al percorso di cura ed in particolare al trattamento.
In questo scenario l’attuale pandemia da Covid-19 ha complicato la realizzazione di queste attività, per cui risulta necessario fare il punto delle azioni da mettere in campo ora e nel futuro post pandemico.
Da dove ripartire?
Per rispondere a questa domanda Motore Sanità ha organizzato questo evento con focus sul territorio della Romagna, che coinvolga tutti gli attori della filiera assistenziale, tra cui la dottoressa Monica Calamai, direttrice generale dell'Azienda USL di Ferrara.
Riportiamo qui di seguito il link per iscriversi e per maggiori informazioni al webinar del 27 gennaio: