Il saluto alla Vita di Monica
La nostra collega Monica Odil Braiati, di anni 53, ha deciso di porre fine al suo dolore, che durava ormai da tempo, scegliendo la strada della sedazione profonda.
Nel 2018, a Monica, era stata diagnosticata la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), patologia neurodegenerativa dalla prognosi infausta per la quale attualmente ancora non esistono cure nonostante i continui e importanti progressi della ricerca mirati all’individuazione di nuovi target terapeutici.
Dopo la diagnosi, Monica ha iniziato a lottare incessantemente contro la sua malattia, con forza e positività, speranza e determinazione, ma anche con la consapevolezza che in futuro, le proprie condizioni di salute sarebbero drasticamente peggiorate fino a raggiungere purtroppo uno stadio terminale. E’ stato proprio in queste circostanze che Monica ha voluto e potuto decidere di addormentarsi per limitare e contenere la sua grande sofferenza fisica e psicologica.
La scelta per Monica è maturata in piena consapevolezza e autonomia, con il sostegno dei suoi familiari e delle persone a lei più care, grazie alla normativa vigente: Legge 15 marzo 2010 n. 38 concernente “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore” e la più recente Legge 22 dicembre 2017 n. 219 “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”.
La Legge 38/2010 garantisce l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato - inserite nel 2017 tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) - al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze.
Le strutture sanitarie che erogano cure palliative e terapia del dolore agiscono nel rispetto di principi fondamentali quali: tutela e promozione della qualità della vita fino al suo termine; adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia.
Mentre, nella Legge 219/2017 si afferma il diritto di ogni persona “di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e a lei comprensibile riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefici e ai rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonché riguardo alle possibili alternative e alle conseguenze dell'eventuale rifiuto del trattamento sanitario e dell'accertamento diagnostico o della rinuncia ai medesimi”.
Monica, ha lavorato nella nostra Azienda, come infermiera, per molti anni. Prima a Bondeno presso il Poliambulatorio, poi al Centro Screening Oncologici.
La ricordiamo con affetto.