Il Sole 24 Ore: la nuova PMA Procreazione Medicalmente Assistita di AUSL Ferrara
Verso un nuovo prototipo di centro PMA
Nel Settembre 2016 1 la Regione Emilia Romagna ha approvato il progetto di attivazione del Centro Provinciale di Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) di livello 1° e à presso l'Ospedale del Delta (Comune di Lagosanto). I] Centro è stato attivato nel Dicembre 2017 in spazi dedicati (precedentemente destinati al reparto di ostetricia e ginecologia) a seguito del trasferimento dell'attività di 1° livello dall'Arcispedale di Cona ed è stato completamente rinnovato nella logistica, nella strumentazione, nelle dotazioni e nel personale sanitario, con un intervento congiunto tra l'Azienda USL e l'Azienda Ospedaliera. Nel Febbraio 2019 il Centro ha ottenuto l'autorizzazione Regionale provvisoria alle attività di PMA con tecniche di 2° livello. L'attivazione del Centro è stato il risultato del percorso di riorganizzazione dell'assistenza ospedaliera ferrarese (secondo il DM 70/2015) e dell' adeguamento della rete dei punti nascita alle previsioni dell'Accordo 16 Dicembre 2010 che hanno portato alla chiusura del punto nascita dell'ospedale del Delta e si inserisce in un contesto regionale e soprattutto provinciale con indici di natalità ai livelli più bassi del Paese e, più in generale, in un momento storico in cui la ricerca di gravidanza in età sempre più avanzata pone nuove sfide diagnostiche e terapeutiche. Nella provincia di Ferrara la denatalità ha assunto dimensioni particolarmente allarmanti: il tasso di natalità si attesta sui 5,9 nati per 1000 abitanti (nel 2017) a fronte di valori regionali pari a 7,4 e valori nazionali pari a 7,6. Il fenomeno è in parte strutturale legato alla riduzione delle madri potenziali e in parte a condizioni sodo economiche che modificano il comportamento riproduttivo per cui le donne rimandano la scelta di avere figli: ormai le donne che partoriscono sono sempre più "mature" (età media al momento del parto di oltre 32 anni) e con qualche fattore di rischio in più. Riducendosi il tempo biologico per la procreazione si assiste ad un crescente ricorso a tecniche di fecondazione assistita, ben evidenziato nella relazione sulla legge 40/2004 e le tecniche di PMA trasmessa a Giugno 2010 dal Ministero al Parlamento In Italia i 366 centri di PMA autorizzati con 97.888 cicli di trattamento iniziati (91.556 nel 2012) su 78.366 coppie (71.741 nel 2012), pari a 7106 cicli per milione di donne in età fertile, hanno dato esito a parti con 13.973 bambini nati vivi che rappresentano il 3% del totale dei nati (2,2% al 2012) mentre l'età media delle donne che accedono alle procedure di PMA rimane stabile a 36,7 anni, confermandosi la più elevata in Europa. Nonostante la maggior parte dei centri sia privato, il maggior numero di trattamenti (66,8%) viene eseguito presso centri pubblici e privati convenzionati.
Secondo i dati forniti dall'Istituto Superiore di Sanità relativi all'anno 2019, esistono in Emilia-Romagna 22 centri di PMA (10 pubblici e 12 privati) che comprendono 6 strutture di 1° livello e 16 di d 2° e 3° livello.
Questi elementi di contesto lanciano sfide per rispondere alle quali il Servizio Pubblico necessita di Centri tecnologica mente adeguati e, al contempo, "umanizzati". In tale ottica, mission del Centro di Fisiopatologia della Riproduzione dell'AUSL di Ferrara non è solo di eseguire cicli di PMA, ma è farsi carico a 360 gradi delle problematiche di coppie inerenti la medicina della riproduzione umana: dagli aspetti psicologici a quelli medici-chirurgici e biologici, senza trascurare il confort alberghiero. 11 Centro infatti dispone oggi di moderni ambulatoriali, laboratori, spazi di accoglienza ed osservazione in regimi; di Day-Service, tali da consentire una perfetta ergonomia tra esigenze di privacy della coppia ed adeguatezza clinico-biologica. Inoltre opera con personale proprio e dedicato in esclusiva costituito ora da: 3 Medici Ginecologi dedicati di cui uno con funzioni di Direttore, 3 biologi di cui uno con funzioni di Responsabile di Laboratorio e uno esperto in genetica prenatale, 3 ostetriche, un OSS e una unità di personale di segreteria. Il Centro opera anche in collaborazione con le migliori strutture regionali e provinciali del settore garantendo già ora i più elevati standard assistenziale ed operativi.
Ciò si traduce operativamente in una collaborazione con varie figure professionali anche di altri Servizi, costituendo di fatto una equipe multidisciplinare: chirurghi ginecologi per le tecniche di endoscopia diagnostico-ricostruttiva, endocrinologi per la sfera dei dismetabolismi ormonali, andrologi e urologi per la risoluzione di problematiche mediche e chirurgiche del versante maschile, psicologi per I assistenza pre- e post- trattamento, genetisti per uno specifico inquadramento genetico su base familiare e personale, oncologi per la preservazione della fertilità in caso di patologia neoplastica. In termini di PMA, il Centro e in grado di proporre le più moderne tecniche di recupero ecoguidato di ovociti, fecondazione in vitro e trasferimento embrionale in utero (FI VET), iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo nella cellula uovo (1CSI), crioconservazione tramite vitrificazione di embrioni e gameti, coltura embrionale fino allo stadio di blastocisti. Hatching assistilo, trasferimento embrionale ecoguidato ed eventuale recupero di spermatozoi direttamente tramite biopsia o microbiopsia testicolare (TESA, TESE, mi- cro-TESE, PESA). Obiettivi dell'immediato futuro sono il potenziamento dei percorsi pubblici dedicati alla preservazione della fertilità nei pazienti oncologici di ambo i sessi o affetti da patologie quali le talassemie (particolarmente presente nell'area ferrarese) per i quali iter diagnostico-assistenziali sono già stati organizzati in collaborazione con gli Istituti Universitari del settore, la creazione di un ambulatorio di endometriosi (patologia in costante incremento) in collaborazione col Centro Hub di 3° livello del Policlinico universitario di Bologna, l'avvio della diagnostica pre-impianto mirata a minimizzare le patologie su base genetica in fase preconcezionale proponendosi, in quest'ultimo caso, come prototipo a livello Nazionale.
Il Centro è già dotato delle competenze e della tecnologia indispensabili a questo tipo di indagine, e un percorso assistenziale in collaborazione con l'Università di Ferrara nei confronti della Genetica Medica e in fase di stesura. Negli ultimi 12 mesi, sono state 222 le nuove coppie afferite all'ospedale del Delta di Lagosanto per una consulenza riproduttiva. Di queste, 207 sono state prese in carico dal Centro in quanto effettivamente bisognose di un percorso assistenziale in termini riproduttivi. Da Ottobre 2018 a Ottobre 2019, il Centro ha eseguito un totale di 1255 nuove prestazioni, tra cui 107 Inseminazioni Intrauterine (lui) con 10 gravidanze (tutte evolutive), oltre 80 sono isterosalpingogragfie con 3 gravidanze a seguire, oltre 100 spermiogrammi diagnostici e visite ginecologiche/ ostetriche a vario titolo. Inoltre, diverse gravidanze sono state ottenute a seguito di rapporti mirati dopo induzione dell'ovulazione. Infine ma non da ultimo, questo Centro lavora in ampia collaborazione con i professionisti territoriali, medici di medicina generale, ginecologi liberi professionisti, ginecologi dei servizi consultoriali, per una corretta divulgazione dei percorsi e delle tecniche applicabili.
Ciò alla luce di quanto emerso da diversi studi, non ultima il progetto "Studio nazionale fertilità" un'ampia indagine dell'Istituto Superiore di Sanità sulle conoscenze, comportamenti, atteggiamenti in ambito sessuale e riproduttivo rivolta sia alla popolazione potenzialmente fertile, sia ai professionisti sanitari, da cui si evince che vi è una generalizzata sovrastima sulle possibilità delle tecniche di procreazione medicalmente assistita di risolvere sempre i casi di infertilità. Le indagini dimostrano anche che nella popolazione italiana bassa è la consapevolezza del ruolo giocato dall’età femminile e maschile sulla fertilità, con aspettative di possibilità di riprodursi anche in età molto avanzate. Emerge una forte necessità di bisogni formativi e di comunicazione ed informazione agli assistiti e ai cittadini. soprattutto delle fasce giovani. Il Centro dunque opera anche per una corretta informazione sulle tecniche e sulla loro reale efficacia, per promuovere scelte genitoriali consapevoli, per concorrere all’individuazione precoce delle situazioni di vulnerabilità e garantire un'assistenza appropriata ed equa all'interno di un sistema volto a preservare la fertilità in ogni forma.
Verso un nuovo prototipo di centro PMA. SOLE 24 ORE INSERTI. Dir. Resp. Fabio Tamburini. Tiratura: 122133 - Diffusione: 82260 - Lettori: 783000. Edizione del 16/12/2019 Estratto da pag. 27