L’applicazione del “primary nursing” al Delta ed a Comacchio
Lo scorso 19 giugno all'Ospedale del Delta di Lagosanto è stato presentato l’avvio del modello organizzativo denominato “Primary nursing” nel reparto di lungodegenza del Delta ed all’Ospedale di Comunità di Comacchio, che prevede la presa in carico del paziente da parte di un singolo infermiere, il quale diventa di fatto operativamente responsabile del percorso assistenziale dell’ammalato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per tutta la durata della degenza.
In apertura dei lavori la Direttrice del distretto sud est Romana Bacchi ha sottolineato “l’importanza del garantire assistenza sempre più rivolta al cittadino utente, nel recupero di quelle abilità relazionali dell'infermiere, garantendo un approccio individuale in chiave di team”.
L’applicazione del modello di assistenza infermieristica “Primary Nursing” è basata sulla teoria dell’infermiere di riferimento e si inserisce nella più ampia riorganizzazione delle aree ospedaliere secondo il modello per intensità di cura e complessità dell’assistenza. Il modello declina il tema dei nuovi ruoli professionali contenuto nel documento “Linee di Consenso tra i professionisti aziendali sulla riorganizzazione per intensità di cura e complessità dell’assistenza”, in particolare definendo la funzione dell’infermiere di riferimento.
“L’Azienda ha messo in campo un grande impegno formativo in questi anni - ha proseguito poi nel corso dei lavori Marika Colombi, referente del progetto aziendale - formando in un primo step tutti gli infermieri sia nell'ambito ospedaliero che territoriale. L'Azienda ha assicurato, inoltre, la partecipazione ad un percorso di alta formazione dell’Università di Novara a due infermieri professionali, portando così all’interno dell’AUSL due formatori/facilitatori del progetto.
Nell'ambito specifico dell’Unità Operativa di Lungodegenza e dell’Ospedale di Comunità di Comacchio sono stati creati due sottogruppi di lavoro con l’obiettivo di rendere applicabile in pochi mesi il percorso formativo d'implementazione del modello. Nella mattinata di lavori il gruppo ha presentato ai colleghi appartenenti alle due unità operative pilota i quattro elementi costitutivi del Primary nursing e delle modalità operative per calarlo nella realtà quotidiana, ossia:
- Attribuzione e l’accettazione da parte di ciascun individuo della responsabilità personale nel prendere decisioni;
- Assegnazione dell’assistenza quotidiana secondo il metodo dei casi (casemethod);
- Comunicazione diretta da persona a persona;
- Infermiere operativamente e personalmente responsabile per la qualità dell’assistenza erogata ai pazienti di un reparto, 24 ore al giorno sette giorni alla settimana.
Per saperne di più: il Primary nursing
Per rispondere alle esigenze dei professionisti ed alla necessità di garantire cure di qualità ai pazienti nasce l’esperienza dell’implementazione del primary nursing, un modello per l’erogazione dell’assistenza infermieristica basata sulla relazione paziente-infermiere e sugli importanti elementi della comunicazione e della continuità, essenziali per una pratica sicura; promuove il ruolo naturale dell’infermiere quale coordinatore dell’assistenza.
In questo modello, sperimentato all’Azienda USL di Ferrara già a partire dal 2015, un infermiere è il responsabile delle cure infermieristiche di un determinato paziente dall’ammissione alla dimissione. È il detentore delle informazioni riguardanti il paziente e il responsabile della trasmissione totale o parziale di tali informazioni; presta assistenza diretta, ma ha anche la responsabilità dell’assistenza indiretta e della gestione organizzativa delle cure.
Il modello integra nella figura dell’infermiere di riferimento il ruolo di erogatore dell’assistenza e il ruolo di pianificatore delle cure, pertanto è il professionista che pianifica le attività assistenziali nella documentazione determinando una linea di continuità nel percorso di cura, garantendo l'erogazione di cure in modo personalizzato all'utente, identificando i deficit di salute dell'assistito, pianificando soluzioni assistenziali, nonché definendo un progetto educativo e di collegamento nella transizione dal setting ospedaliero a quello territoriale.