L’Ospedale di Argenta si arricchisce di nuove attrezzature: letti tecnologici, sedie a rotelle e televisori per aumentare il comfort
“aiutocovid19 - ospedale di Argenta” così la comunità argentana ha scelto di sostenere la sanità, donando il proprio contributo alla raccolta fondi ideata e promossa dalla Pro Loco di Argenta. Eravamo nel pieno del primo “lockdown”: in una situazione di profonda incertezza, disorientamento, tensione e la sanità - ed i suoi operatori - vivevano per la prima volta una pandemia sulla propria pelle.
Proprio in quel momento, hanno preso avvio le azioni e gli interventi più ricchi di valore di cittadini ed associazione che hanno manifestato la volontà di sostenere personalmente e direttamente l’Azienda USL.
Con più di 63 mila euro raccolti, i volontari della pro loco di Argenta, hanno contributo in maniera significativa al miglioramento delle dotazioni e – conseguentemente – del comfort per utenti e pazienti del Mazzolani Vandini di Argenta. La consegna delle attrezzature si è conclusa poche settimane fa: in meno di un anno la struttura ha ricevuto 32 nuove postazioni letto tecnologiche, 18 sedie a rotelle e due monitor TV.
“Siamo profondamente riconoscenti verso l’Associazione e tutti coloro che hanno dato il proprio contributo in un momento così complesso e delicato – ci tiene ad affermare Roberto Bentivegna, direttore del distretto sud est per l’Azienda USL - un nobile gesto che sicuramente favorisce il benessere e fa sentire sicuri i pazienti ricoverati in ospedale, migliorando al contempo le condizioni di lavoro del personale. Ancor di più fa sul tema della vicinanza e della socialità: dimostra nuovamente in maniera decisa, concreta e indiscutibile la vicinanza della popolazione agli operatori sanitari travolti dall’emergenza sanitaria. Capita talvolta di sentire raccontare episodi – fortunatamente rari – di professionisti bistrattati e criticati nello svolgimento del proprio compito. Son gesti come questi che infondono invece fiducia, speranza e grinta a chi lavora in sanità, oggi ancora sotto pressione. Perché ricordiamolo, anche se lo scenario è cambiato l’emergenza non è ancora terminata”.