La prevenzione cardiovascolare guarda al futuro a Ferrara
Il congresso - aperto da Gabriele Guardigli, direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia dell’ospedale Sant’Anna di Cona, che ha ricordato come le patologie cardiovascolari siano ancora la prima causa di morte in Italia - ha riunito alcuni dei più importanti operatori e professionisti della sanità estense, a confronto per elaborare le prospettive future della prevenzione “che non ha età e non ha confini”.
Un “cambio di paradigma” richiesto dalla stessa Paola Bardasi, commissaria straordinaria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, che in veste di moderatrice della prima sessione ha riunito tutti gli interventi sotto il ‘cappello’ del cambiamento perché, anche e soprattutto alla luce della pandemia, “i sistemi sanitari organizzati per spegnere gli incendi non sono più attuali”.
Una “Next Generation” illustrata dalla direttrice generale dell’AUSL, Monica Calamai, che ha unito le progettualità della medicina di prossimità, del piano di digitalizzazione, delle case di comunità e dell’infermiere di famiglia alle missioni del PNRR e agli obiettivi della prevenzione primaria e secondaria di oggi e domani, con un appello: “Tieni in forma il tuo cuore e usa la testa per farlo”.
“Ferrara città della prevenzione” è stato oggetto dell’intervento del professore emerito di Cardiologia dell’Università degli Studi di Ferrara, Roberto Ferrari, che ha risollevato il ruolo del Centro della Prevenzione a Palazzo Turchi di Bagno che negli anni ha elaborato 19mila carte del rischio, applicazione Salvacuore, corsi di cucina, counseling, attività motorie e progetti nelle scuole.
Il tutto in linea con gli indirizzi regionali nella prevenzione dei fattori di rischio comportamentali delle malattie croniche elencati da Giorgio Chiaranda, direttore f.f. U.O. Epidemiologia e Promozione della Salute dell’AUSL di Piacenza.
Il secondo panel, moderato dal direttore sanitario AUSL Emanuele Ciotti e dedicato ai fattori di rischio, ha visto gli interventi di Luca Catapano (medico di medicina generale AUSL), Marco Contoli (dirigente medico di Pneumologia a Cona), Clelia De Sisti (direttrice Igiene Pubblica AUSL), Andrea Zamboni (medico di medicina generale AUSL), Giovanni Grazzi (direttore programma attività motoria per soggetti con cardiopatie pregresse), Gianni Mazzoni (direttore programma attività motoria per soggetti con dismetabolismi) e Marco Cristofori (direttore Medicina dello sport territoriale).
La cardiologia tra presente e futuro - tema della terza sessione moderata da Mario Braga, dirigente medico specialista in Statistica Medica e Lamberto Manzoli, professore di Igiene e Medicina preventiva a Unife - è stata dipinta da Gianluca Campo e Matteo Bertini (dirigenti medici Cardiologia a Cona), Giovanni Pasanisi (dirigente medico Cardiologia AUSL), Mario Pedaci (dirigente medico Cardiologia ospedale di Cento), Claudio Rapezzi (professore di Cardiologia Unife), Flavio Ferioli (responsabile Pronto Soccorso AUSL) e Giovanni Gelli (coordinatore assemblea territoriale Comacchio/Ferrara – Cittadinanza Attiva Emilia-Romagna).
Il convegno è il prologo della grande iniziativa che si terrà sabato 4 settembre, dalle ore 10 alle 18, in piazza Castello dove una equipe multiprofessionale sarà a disposizione della cittadinanza per effettuare un vero e proprio check-up gratuito e senza prenotazione del livello di rischio cardiovascolare, fornire informazioni sui corretti stili di vita e dare lezioni sull’uso del defibrillatore.
Il ‘primo paziente’ della clinica mobile sarà l’assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini che si sottoporrà all’analisi per la valutazione, attraverso l’algoritmo computerizzato della carta del rischio, del proprio livello di rischio cardiovascolare che consente di stimare la probabilità di avere nei prossimi anni una grave malattia cardiovascolare e di modificare, quindi, in ottica preventiva, lo stile di vita. E, chi fosse interessato a questa analisi, può recarsi domani all’ombra del Castello.