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Le Direttrici Generali, Monica Calamai, Azienda USL e Paola Bardasi, Azienda Ospedaliero- Universitaria, hanno presentato il loro mandato alla stampa

pubblicato il 09/07/2020 18:10, ultima modifica 09/07/2020 18:11
Due designazioni che assumono particolare rilievo per le aziende ferraresi con la realizzazione di un percorso che possa creare le condizioni per un’integrazione di livello provinciale della sanità.

Ferrara, 09-07-2020. A seguito del rinnovamento dei vertici istituzionali della Regione Emilia-Romagna e della scadenza dei Commissari Straordinari prorogati, il cui mandato è terminato il 30 giugno scorso, per la sanità ferrarese, sono state designate dal 1° luglio scorso, Monica Calamai, Direttore Generale per l’Azienda USL e Paola Bardasi, Direttore Generale con funzioni di Commissario per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

La Direttrice Generale dell’Azienda Usl e la Direttrice Generale con funzioni di Commissario dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara, si sono incontrate questa mattina con i giornalisti della stampa locale, nella sede dell’Azienda USL di via Cassoli a Ferrara, per rispondere alle tante domande già pronte in occasione del loro arrivo il 1° luglio. Un incontro che ha dato  l’opportunità  di porre l’attenzione sui diversi obiettivi di mandato delle dure direttrici, primo tra tutti, che fa da cornice  “l’integrazione delle due aziende”.

Voglio prima di tutto ringraziare -  ha esordito Paola Bardasi, Commissario OSPFE - chi mi ha preceduto e cioè il dott. Carradori, per il lavoro svolto. Quanto è stato realizzato fino a questo momento diventa il punto di partenza del nostro mandato. Voglio inoltre ringraziare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale alla Sanità e il Rettore che mi hanno chiamata per questo incarico così prestigioso.  

Il focus è certamente l’integrazione. Tra gli obiettivi nel mio mandato, da perseguire in sinergia con l’Azienda Territoriale, la realizzazione del modello “Hub & Spoke” e il ripristino delle attività ambulatoriali e di sala operatoria.

Altri temi rilevanti, su cui l’Azienda Ospedaliero-Universitaria sarà impegnata è la telemedicina e il teleconsulto. Con il Covid si è visto che la sanità deve essere ripensata con nuovi approcci, su cui si stava già lavorando, ma ora diventano ancor più importanti. Fondamentale area di presidio è la sicurezza dei lavoratori della nostra Azienda”.

Monica Calamai, direttrice dell’Azienda USL , prosegue “Rispetto agli obiettivi di mandato, anche per l’Azienda USL allo stesso modo si partirà da una situazione già chiara, con basi già consolidate anche con l’accordo quadro. Non può non esserci, quindi, un ringraziamento per il buon  e ottimo lavoro fatto dalle precedenti direzioni guidate dai direttori Generali Vagnini e Carradori. Nel settore sanità nessuno fa niente da solo, esiste un lavoro di squadra e le sinergie devono essere assolutamente costanti per poter dare buoni servizi ai cittadini. E questo è il nostro compito. Ringrazio il Presidente Bonaccini per le valutazioni che ha fatto per me e tutti gli interlocutori Istituzionali della provincia per l’accoglienza. E’ un onore lavorare in questa Regione. Una Regione tra le più avanzate con caratteristiche che la rendono unica.

Il nostro obiettivo, che fa anche da cornice,  è “ l’integrazione”,  non dimentichiamo, quindi, che tutti gli obiettivi del nostro mandato, come le azioni sulla specialistica, il riordino dell’assistenza ospedaliera, il consolidamento delle cure primarie e tutti gli altri, non posso essere disgiunti. Tutti gli obiettivi sono in quest’ottica, perciò  è difficile dire qual’é il più importante. Un punto però a cui tengo ed è ciò che ha messo in evidenza il Covid, oltre alla centralità della sanità pubblica,  lo stato di benessere e di necessaria relazione con i professionisti della sanità.

Il personale sanitario si è dimostrato fondamentale per la gestione di questa emergenza e in ogni momento, anche in condizioni ordinarie, è importate si senta parte di un progetto. Questo passa da un adeguato livello relazionale e di benessere organizzativo”.

Tra gli obiettivi raggiunti dalle precedenti Direzioni, nell’ottica di realizzare un’integrazione operativa tra AUSL, AOSP e Università (come indicato dall’ Accordo Quadro Del. 1 del 11/01/2016), alcuni importanti punti che diventano,  ora, la base di partenza per riprendere  il percorso: 

-          La costituzione di Dipartimenti Interaziendali ad Attività Integrata (DAI) : emergenza, medico oncologico/medico specialistica, neuroscienze/riabilitazione, chirurgica, chirurgie specialistiche, materno infantile, radiologia e biotecnologie.

-          L’Identificazione di snodi e percorsi di integrazione per la continuità dell’assistenza:

Istituzione delle centrali di dimissione e continuità assistenziali. Le reti cliniche secondo il modello Hub and Spoke, principalmente la rete  urologica e la rete locale delle cure palliative e i PDTA  interaziendali, come per es. il percorso diagnostico terapeutico per l’assistenza a donne con tumore al seno, per il carcinoma polmonare, lo  scompenso cardiaco, broncopatia cronica ostruttiva.

-          L’Integrazione con Università di Ferrara diventata parte integrante del collegio strategico provinciale e della CTSS, quindi parte attiva della programmazione sanitaria provinciale.

Ora la sfida più grande, per le nuove Direzioni sarà quella di rafforzare sempre più l’integrazione per avviare un percorso di integrazione fra le due Aziende sanitarie ferraresi.

Per raggiungere questo obiettivo, il primo passo sarà la costituzione  di un gruppo di lavoro permanete, costituito da professionalità Sanitarie e Amministrative. Questo gruppo dovrà avere funzioni di progettazione ed operatività secondo un preciso crono programma.

Tutto il lavoro svolto sarà oggetto di monitoraggio e verifiche periodiche in modo da permettere a chiunque - cittadini e amministratori locali - di avere consapevolezza delle azioni messe in campo.

Già da alcuni giorni sono iniziate le visite alle Strutture sanitarie presenti sul territorio provinciale - Case della Salute e Ospedali – per conoscere i professionisti che vi operano e per comprendere le caratteristiche di ciascuna struttura e la stessa organizzazione dei servizi. La complessità del territorio, che deriva anche dalla grande estensione – pari a 2.635 kmq con una popolazione complessiva di 346.563 abitanti (dati al 1.1.2019), e le diverse strutture sanitarie presenti, con le loro specificità, vanno viste e studiate direttamente sul posto.

Ricordiamo che l’azienda USL governa un’offerta sanitaria di complessiva di 1.365 posti letto (474 a gestione diretta, 710 Azienda Ospadaliero –Universitaria e 181 privato accreditato).

Tra i principali obiettivi di mandato, del direttore Generale dell’Azienda USL Monica Calamai:

  • Il riordino dell’assistenza ospedaliera: che contempla:
  1. il riavvio dell’attività sanitaria ordinaria nel rispetto delle condizioni di sicurezza,
  2. la riduzione dei tempi di attesa e al garanzia dell’accesso in emergenza urgenza.
  • Il consolidamento delle cure primarie attraverso lo  sviluppo delle Case della Salute e l’integrazione Ospedale-territorio.  Il completamento del programma di realizzazione delle case della Salute e degli OsCo, inclusa la facilitazione all’accesso appropriato alle prestazioni di specialistica ambulatoriale, il rafforzamento delle attività di prevenzione e cura nell’ambito materno infantile, sviluppo degli ambulatori della cronicità e investimento sulla figura dell’infermiere di comunità, delle cure domiciliari, della rete di cure palliative, della medicina di iniziativa, dei progetti di Telemedicina e Teleconsulto e il consolidamento della presa in carico e dei percorsi di continuità territorio-ospedale.
  • Il rafforzamento del dipartimento di sanità pubblica per garantire, in caso di epidemia, interventi tempestivi, coordinati a livello territoriale e con le componenti ospedaliere, così come la messa in campo di efficaci attività di indagine epidemiologica per la prevenzione della diffusione dei virus o di altri agenti epidemici.
  • Il governo della domanda ed appropriatezza degli interventi in ambito ospedaliero, territoriale e farmaceutico che contemplano:
  1.  L’assistenza perinatale;
  2. L’appropriatezza e l’assistenza farmaceutica;
  3. l’integrazione sociosanitaria con: programmazione e realizzazione degli interventi a favore dei Caregiver familiari di persone non autosufficienti; rafforzamento e qualificazione dell’offerta residenziale di lunogoassistenza; governo della rete dei servizi socio-sanitari per disabili;
  4. la qualità, sicurezza e gestione del rischio clinico;
  5. le azioni a supporto dell’equità;
  6. le azioni per la tutela della salute degli operatori della sanità.
  • La sostenibilità e il governo dei servizi che contempla in particola modo:
  1. Il rispetto dell’equilibrio economico-finanziario;
  2. I percorsi di razionalizzazione integrazione ed efficientamento dei servizi sanitari, socio sanitari e tecnico-amministrativi del servizio Sanitario regionale;
  3. lo sviluppo delle infrastrutture a supporto della semplificazione ed al miglioramento dell’accessibilità ai servizi così come la loro innovazione;
  4. il governo degli investimenti e razionalizzazione nella gestione del patrimonio edilizio e tecnologico;
  5. il governo delle risorse umane e la loro valorizzazione attraverso i programmi formativi  atti a garantire il massimo grado di preparazione del personale sanitario e non sanitario necessario per confrontarsi con le emergenze epidemiche, così com progettare percorsi ed esperienze formative innovative avanzate e spcialistiche a supporto dei cambiamenti della demografia professionale e delle modalità di erogazione delle prestazioni.

Tra i principali obiettivi di mandato, del Direttore Generale con funzioni di Commissario dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara, Paola Bardasi, in sinergia con l’Azienda Usl di Ferrara:

  • Predisposizione ed attivazione del piano di riorganizzazione per la gestione dei posti letto di terapia intensiva e semintensiva, secondo le indicazioni regionali;
  • riavvio dell’attività sanitaria ordinaria garantendo il rispetto delle condizioni di sicurezza. Implementare e monitorare il piano di riavvio delle attività sanitarie non urgenti, che erano state sospese al fine di consentire una migliore gestione emergenziale, e di aggiornarlo tempestivamente ad ogni modifica delle condizioni di contesto;
  • Riorganizzazione e riordino dell’attività ospedaliera (soprattutto alla luce dell’emergenza sanitaria COVID-19): rafforzare la collaborazione e l’integrazione tra i professionisti afferenti alle reti locali, garantendo il supporto per la definizione delle indicazioni per i riassetti reti di rilievo regionale e la loro attuazione. Una specifica attenzione deve essere prestata rispetto alle tematiche dell’innovazione;
  • Riduzione dei tempi di attesa (procedere al recupero delle liste pregresse, tendendo al riallineamento ai risultati sui tempi di attesa che erano stati conseguiti su base regionale a fine 2019);
  • Garanzia dell’accesso in emergenza urgenza (promuovere gli interventi necessari per la riduzione del tempo di permanenza dei pazienti in Pronto Soccorso);
  • Sviluppo progetti di Telemedicina e Teleconsulto attraverso la piattaforma di telemedicina regionale (per la riattivazione delle attività ambulatoriali si dovrà attivare tra le misure generali di prevenzione i servizi innovativi di telemedicina, estendendo la pratica tradizionale oltre gli spazi fisici “abituali” (come, ad esempio, il percorso di teleconsulto della Riabilitazione “Lontani ma vicini”);
  • Facilitazione all'accesso appropriato alle prestazioni di specialistica ambulatoriale;
  • Attività di prevenzione e promozione della salute, di tutela della salute dei lavoratori della sanità (attraverso le misure necessarie alla prevenzione della diffusione del virus Covid-19 con i test di screening al personale dipendente, la sanificazione degli ambienti di lavoro, l’attivazione di postazioni di smart working - i dipendenti dell'Azienda autorizzati sono ad oggi complessivamente 129 -, ecc.);
  • Valorizzazione e sviluppo delle attività di ricerca e dei servizi a sostegno della produzione scientifica del personale medico, in collaborazione con Istituti Universitari, Enti di ricerca, Aziende sanitarie e Istituti di Ricerca e Cura a carattere scientifico.
  • Percorsi di razionalizzazione integrazione ed efficientamento dei servizi sanitari, socio-sanitari e tecnico-amministrativi del Servizio Sanitario Regionale (attraverso la ridefinizione dei processi, delle competenze e afferenze dei servizi, nel rispetto del principio di efficienza, efficacia, razionalità ed economicità nell'impiego delle risorse, al fine di continuare a garantire l'equità di accesso ai servizi, nella salvaguardia delle specificità territoriali).
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