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L'infermiere di famiglia e comunità, la nuova sfida per la sanità sul territorio.

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pubblicato il 22/02/2022 18:26, ultima modifica 22/02/2022 18:26
Di questo si è parlato nella nuova puntata di Salute Focus Ferrara format web settimanale a cura di Ausl Ferrara condotto da Alexandra Boeru, con Monica Calamai, Direttore Generale, Marika Colombi, Direzione Infermieristica e Tecnica, Simone Vincenzi Presidente Ordine Professioni Infermieristiche e Agostino Panajia Medico Medicina Generale.

Ferrara, 22-02-2022. Il virus allenta la presa, sempre di più anche nel nostro territorio consentendo alla sanità di riprendersi quegli spazi e quelle forze che per mesi sono stati dedicati ai pazienti Covid. In questo contesto ha iniziato la sua attività nuova figura fondamentale nell’ottica di una medicina del territorio, ovvero l'infermiere di famiglia e di comunità.

IL PUNTO SUI CONTAGI.

Numeri ancora importanti ma decisamente in calo, quelli relativi all'andamento del contagio in provincia di Ferrara. “L'incidenza, ha spiegato la direttrice Calamai, è scesa ulteriormente e oggi è di 504,9 i casi ogni 100mila abitanti (una settimana fa era 807). Anche i casi attivi sono in costante calo. Le persone positive al momento in provincia di Ferrara, ha proseguito Calamai, sono 4553 (la settimana scorsa erano 7421), dei quali il 94% asintomatiche”.

I positivi che dunque presentano i sintomi da Covid sono 263; 169 sono i ricoverati di cui 8 in terapia intensiva (la settimana scorsa erano 217 i ricoveri), 151 sono seguiti a domicilio dalle Usca (la scorsa settimana erano 199) mentre i restanti presentano sintomi lievi.

“Sul fronte delle cure, ha spiegato ancora Calamai, abbiamo avuto un grosso aiuto dalla presenza dei nuovi infettivologi per dare subito applicazione dei protocolli relativi alle nuove terapie. Per quanto riguarda il secondo antivirale arrivato in azienda da alcune settimane, ha però precisato la direttrice generale Ausl, c'è una maggiore complessità nel suo utilizzo e stiamo ancora aspettano le ultime linee guida della Regione.”

IL PUNTO SULLA CAMPAGNA VACCINALE

“Siamo arrivati, se escludiamo la popolazione sotto gli 11 anni, ad una copertura di quasi il 100%. Siamo molto contenti della risposta dei cittadini”, ha affermato la direttrice Calamai, anticipando che l'arrivo, tra circa due settimane, del nuovo vaccino “tradizionale” Novavax, potrebbe consentire di recuperare ulteriori prime dosi tra coloro che ancora non si sono voluti vaccinare. “Sono già in molti a chiamare e a chiedere informazioni sul nuovo vaccino, ha aggiunto, dicendo di essere pronti a farlo non appena arriverà”.

Continua intanto la campagna vaccinale rivolta ai più piccoli ovvero la fascia 5-11 anni, “fondamentale, ha ricordato Calamai, per la salute dei bambini ma anche per la sanità pubblica”. “E' chiaro che ora la media giornaliera di somministrazioni nei diversi punti vaccinali del territorio si è abbassata, passando dalle 4000 di gennaio a 500 al giorno. Non smantelliamo nulla, ha aggiunto Calamai, ma siamo in una fase in cui riorganizziamo fasce orarie e personale necessario. La macchina organizzativa è pronta anche per mettere in campo quarta dose per i fragili (in realtà si tratta di una dose Booster visto che per loro il ciclo si completava con 3 dosi). Aspettiamo solo indicazioni scritte e precise dalla regione rispetto alla platea.”

L'INFERMIERE DI COMUNITÀ, LA NUOVA SFIDA SUL TERRITORIO

Questa figura esiste in alcune altre regioni già dal 2018, ma, ha sottolineato la direttrice Calamai, è figura “esaltata” oggi dal PNRR poiché determinante per la sanità sul territorio. Le sue funzioni saranno diverse, dal fare rete con i professionisti della sanità, enti e istituzioni, al saper leggere i bisogni della comunità in cui si trova, fino ad arrivare a gestire e prendersi cura del caso specifico. Il tutto, ha poi concluso Calamai, “con grande passione e dedizione.”

La sperimentazione è partita lo scorso 6 dicembre sulla città di Ferrara con 8 infermiere e 4 sedi: Pontelagoscuro sede congiunta con la medicina di gruppo di Barco, via Cassoli, Casa della Salute S. Rocco, e via Gandini.

“Le prime attività, ha spiegato Marika Colombi della direzione infermieristico tecnica Ausl Ferrara, sono state legate all'emergenza ed in particolare hanno le infermiere di famiglia e comunità impegnate nella campagna vaccinale dei più piccole e nello screening rivolto ai bambini coinvolti nel tracciamento scolastico.”

“Le attività che questa figura potrà svolgere sono però molteplici, ha aggiunto Colombi, vanno da quelle legate all'aderenza terapeutica, al monitoraggio e la valutazione dei segni e dei sintomi delle patologie croniche, al couunseling, alle informazioni sulla rete dei servizi.”

Quanto alla distribuzione sul territorio, dopo Ferrara è partita l'attività con due sedi e due infermieri su Mesola e Bosco Mesola, e la prossima settimana si partirà con Goro e Gorino. “Naturalmente, ha concluso Colombi, stiamo lavorando per strutturare le attività su tutti i distretti”.

La figura dell'infermiere di famiglia e comunità rappresenta non solo una rivoluzione culturale per la professione infermieristica ma anche un'opportunità. A sottolinearlo è Simone Vincenzi Pres. Ordine Professioni Infermieristiche Ferrara. “Occorre recuperare quella parte di formazione legata all'educazione alla salute che è stata un po' lasciata da parte per favorire la centralità dell'assistenza a livello ospedaliero. Dobbiamo tornare alla centralità dell'assistenza a livello territoriale, ha spiegato ancora, lasciando alla parte ospedaliera l'acuzie e occupandosi di prevenzione, mantenimento della salute, sul territorio. Una sfida che parte da lontano, a livello formativo di base dell'infermiere, ha proseguito ancora Vincenzi, col vantaggio di avere a che fare con giovani che potranno sfruttare la tecnologia che potrà essere grosso supporto dell'infermiere di comunità”.

Una figura che infine, “è, e sarà, un importante alleato dei medici di medicina generale” sottolinea Agostino Panajia Medico Medicina Generale Ausl Fe.  “Per noi si è rivelato molto importante per la presa in carico di quei nuclei famigliari particolarmente vulnerabili e ad altissima complessità, non circoscrivibili in un ambito specialistico ma che necessitano di una particolare strategia di intervento. Abbiamo avuto fino ad ora, ha aggiunto, risultati estremamente importanti e stiamo riuscendo anche ad interrogarci sui bisogni complessi del territorio, non espressi ma sono presenti e potrebbero agire nel tempo portando allo sviluppo di patologie”.

 

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La puntata è visibile sul canale YouTube Ausl a questo link https://youtu.be/5_kpLy7pSqw e sulle pagine Facebook di Azienda Usl Ferrara, Ferrara Focus, e dei Comuni di Ferrara, Argenta, Copparo, Bondeno, Codigoro, Cento.  


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Per le redazioni  A questo link  materiale video di approfondimento, con i passaggi principali della puntata che potete scaricare e pubblicare liberamente https://we.tl/t-0bXjZJkBW5

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A questo link tre video pillole con le testimonianze di due infermiere di comunità e la referente per la formazione Ausl Ferrara https://we.tl/t-kimhulF4uR

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