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L'invito a cena per combattere lo stigma

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pubblicato il 24/10/2019 14:38, ultima modifica 24/10/2019 14:38
Stare insieme piace a tutti: questa è la vera normalità. Pare scontato ma non lo è, per questo iniziative come quelle dello scorso sabato a Madonna Boschi assumono, per chi lavora in sanità, un significato mai banale

Un invito a cena al dipartimento di salute mentale dell’Azienda USL di Ferrara da parte dell’Associazione Pro Loco di Madonna Boschi, che si ripete ormai da più di 20 anni.

La serata di Madonna Boschi è nata circa 24 anni fa - spiega Raffaella Bivi, direttore del U.O. Centro Salute Mentale Centro/ Nord-Sud /Est - dalla conoscenza personale di un assistente sociale dell’area San Bartolo con i componenti della Pro Loco di Madonna Boschi, frazione di Vigarano Mainarda, da sempre sensibile alle iniziative a scopo benefico essendo un’associazione no profit.  Dall’incontro nacque la proposta di organizzare una serata per i pazienti - circa 50 - del Centro Diurno e alla Residenza a Trattamento Protratto dell’Area San Bartolo”.

 Nei primi tempi lo staff di Madonna Boschi metteva a disposizione del servizio dell’Azienda USL il capannone e la cucina e, attraverso la disponibilità dei cittadini volontari e delle loro famiglie, ognuno contribuiva all’organizzazione della serata (dalla preparazione del cibo, alla musica ecc). Ha poi preso piede la famosa sagra della Salamina da Sugo e la stessa Pro Loco, che l’Azienda USL di Ferrara ringrazia per la profonda sensibilità, si è messa a disposizione per offrire gratuitamente una serata  di svago per gli utenti del DSM a partire dal trasporto - realizzato in collaborazione con i volontari della pullman della Pro Loco di Coronella - e fino alla cena.

 All’evento hanno partecipato rappresentanti del Comune di Vigarano Mainarda e Poggio Renatico, del Dipartimento di Salute Mentale, i pazienti con i rispettivi operatori, alcuni componenti dell’associazione dei familiari e le cooperative che collaborano con il dipartimento nei progetti riabilitativi dei pazienti psichiatrici. Per la prima volta, all’edizione 2019 hanno partecipato anche i rappresentanti della direzione AUSL:  Anna Maria Ferraresi, direttore del distretto ovest, Nicoletta Natalini, direttrice sanitaria e Stefano Carlini, direttore amministrativo.

 I partecipanti a questa cena dall’importante valore sociale ed inclusivo sono aumentanti di anno in anno, fino a raggiungere quest’anno quota 120 circa.

La cena è stata, inoltre, animata dalla band dello psicologo dell’AUSL Vincenzo Callegari, che si è esibita gratuitamente permettendo a utenti, familiari e volontari di passare una piacevole serata nella quale si lascia da parte la malattia. 

Un vero esempio, aldilà delle numerosissime iniziative che la salute mentale organizza periodicamente per promuovere l’integrazione tra persone con disturbi psichiatrici e società civile, di attenzione alla qualità di vita di ogni individuo: un diritto inviolabile per ognuno di noi - ci tiene a sottolineare la direttrice sanitaria AUSL Natalini . E quale posto migliore, viene da aggiungere, per riscoprire il piacere di stare in comunità se non quello di una festosa tavola imbandita?”

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