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Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) del Delta accreditata come centro di III livello. Primo nato con diagnosi preimpianto, si punta anche alla microchirurgia

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pubblicato il 16/02/2022 10:10, ultima modifica 23/02/2022 09:04
Il Centro PMA – Procreazione Medicalmente Assistita dell’Ospedale del Delta ha ricevuto l'accreditamento ufficiale come centro di terzo livello, in grado quindi di garantire tutte le soluzioni possibili nella procreazione medicalmente assistita.

Le attività svolte in laboratori, ambulatori e logistica hanno infatti superato la supervisione del Centro Nazionale Trapianti e ottenuto così l’autorizzazione definitiva per eseguire tecniche di I, II e III livello in base alla complessità del percorso terapeutico.

La conferma dell’accreditamento è arrivata in concomitanza con la nascita della prima nata con diagnosi preimpianto (PGT), Ilaria.Si tratta di una tecnica all’avanguardia, effettuata, in tutte le sue varianti, da pochissimi centri pubblici in Italia, che ci consente di identificare ed escludere embrioni affetti da patologie cromosomiche o che non avrebbero possibilità di impiantarsi” spiega Andrea Gallinelli, responsabile del Centro di Fisiopatologia della Riproduzione Umana - PMA di Lagosanto.

Suggeriamo di effettuare la diagnosi preimpianto a tutte le donne al di sopra dei 40 anni perché permette di individuare la presenza di anomalie cromosomiche o patologie genetiche negli embrioni, presenti in circa l’80% degli ovociti delle donne di questa età – sottolinea il dottor Gallinelli -. Questa procedura diminuisce il numero dei trasferimenti embrionali e aumenta di conseguenza le percentuali di gravidanza. Richiede alla coppia una compartecipazione alla spesa ma è estremamente utile dal punto di vista clinico”. 

Una “tecnica molto efficace ma poco utilizzata dalle strutture pubbliche” è anche quella della microchirurgia testicolare, ovvero la necessità di intervenire con stereo microscopi chirurgici per trovare spermatozoi all’interno delle gonadi. “È l’opportunità migliore per le coppie per soddisfare il proprio desiderio di genitorialità laddove sussistano condizioni di azoospermia – prosegue il responsabile della PMA del Delta –; negli ultimi sei mesi del 2021, data di inizio di tale procedura all’Ospedale del Delta, insieme all’equipe di Urologia abbiamo eseguito una ventina di interventi con una media di 4 pazienti al mese”.

Il Centro in questi anni è cresciuto e sta crescendo, richiamando coppie anche da fuori regione – analizza il dottor Gallinelli -. L’anno scorso sono stati eseguiti 250 cicli completi, quest’anno speriamo di raggiungere 400 cicli completi, di cui la metà con diagnosi preimpianto perché l’età media della prima consulenza a Ferrara è più alta rispetto alla media nazionale (39,2 anni rispetto a 38,4). L’età sempre più avanzata, legata a un trend sociale più che medico – conclude il responsabile PMA – rappresenta un problema cruciale del nostro tempo perché più si procrastina più le difficoltà diventano elevate”.

Il riconoscimento di Centro di Terzo livello conseguito dall’equipe del dottor Gallinelli presso l’ospedale del Delta, lo pone come un centro di riferimento in Regione; il centro riscuote un buon posizionamento anche a livello nazionale, essendo uno dei pochi centri pubblici che effettua la diagnosi preimpianto - commenta la direttrice generale dell’AUSL di Ferrara, Monica Calamai –. Questi risultati sono fonte di grande soddisfazione principalmente per due motivi: in primo luogo perché sanciscono che il lavoro svolto e gli investimenti fatti sul servizio, e sull’Ospedale, stanno dando il frutto previsto; in secondo luogo perché, grazie a questi investimenti e all’impegno e all’alto valore clinico dei professionisti che vi lavorano, il sistema sanitario pubblico dà una risposta di altissimo livello a coppie e famiglie che hanno un desiderio di genitorialità, in un’ottica di maggior equità di accesso e presa in carico”.

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