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Primo giorno di vaccinazioni in carcere

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pubblicato il 28/04/2021 18:10, ultima modifica 29/04/2021 10:55
Il piano di vaccinazione anti-Covid alla casa circondariale “Costantino Satta” di Ferrara ha preso il via come da programma

Mercoledì 28 aprile, in occasione della prima giornata di vaccinazione rivolta ai detenuti, la direttrice generale dell’Azienda USL Monica Calamai ha voluto essere presente all’Arginone per portare i propri saluti al personale sanitario impiegato e all’intera comunità carceraria.

vaccini carcereSi tratta di un altro importante tassello della campagna vaccinale, richiesto anche dal piano nazionale del generale Figliuolo – ha dichiarato la direttrice Calamai – nei confronti di una popolazione che, per la sua stessa condizione di chiusura, merita attenzione verso la copertura vaccinale”.

Nel primo giorno di vaccinazioni, come da programma, sono state somministrate una novantina di dosi Pfizer ai detenuti nella postazione dedicata allestita presso la sala teatro, individuata come luogo idoneo per rispettare il distanziamento, garantire la privacy durante la valutazione medica, procedere all’esecuzione del vaccino e attendere in sicurezza l’intervallo di 15 minuti post inoculazione.

Presenti la direttrice della casa circondariale Maria Nicoletta Toscani, la comandante di reparto Annalisa Gadaleta, l’ispettore referente direzione Covid Paolo Martino, il responsabile medico Diego Arcudi, il responsabile organizzativo infermieristico Fabio Ferraresi, la coordinatrice infermieristica Alessandra Zambelli, la referente clinico Giada Sibahi e il personale infermieristico chiamato a supporto delle operazioni vaccinali, che proseguiranno giovedì 29 e venerdì 30 aprile per poi riprendere il 3-4 maggio con le vaccinazioni rivolte ai soggetti ‘sensibili’ per ragioni di sicurezza.

Ringraziamo la direzione generale dell’AUSL per l’attenzione e la sensibilità dimostrata nei confronti della messa in sicurezza della comunità carceraria, che tra agenti di Polizia Penitenziaria, detenuti e familiari conta circa mille persone. Una comunità virtuosa in regione e mantenuta al riparo dal Covid grazie agli screening sierologici mensili da maggio 2020 e ai tamponi molecolari per il 78% del personale già immunizzato” ha ribadito in chiusura la direttrice dell’istituto penitenziario Toscani.

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