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Progetto Educativo Riabilitativo “Sud-Est in Vela”

pubblicato il 03/07/2018 15:10, ultima modifica 03/07/2018 15:10
La Neuropsichiatria per l'Infanzia-Adolescenza (U.O. NPIA) del Distretto Sud-Est in collaborazione con il Circolo Nautico Volano creano nuove modalità educative riabilitative con giovani utenti del distretto sanitario.

Ferrara 03-07-2018. E’ partita il 29 giugno la  XII edizione del progetto Educativo Riabilitativo “Sud-Est in Vela” dove strutture pubbliche come il Servizio U.O. NPIA del Distretto Sud-Est incontrano organizzazioni sportive come il Circolo Nautico Volano e assieme creano nuove modalità educative riabilitative con  giovani utenti del distretto sanitario.

I contenuti dello stesso si ricollegano ad esperienze di velaterapia per il recupero di ragazzi considerati difficili e svantaggiati sia socialmente che fisicamente.

Condurre una barca a vela implica la stimolazione di tutti i sensi. L’obiettivo di inclusione sociale dei soggetti coinvolti viene qui realizzato attraverso una serie di attività gratificanti, in grado di sviluppare equilibrio, movimento, capacità decisionale, in un ambiente di per sé vivace e stimolante.  Il coinvolgimento diretto nel raggiungimento di un obiettivo comune, all’interno di un gruppo in cui il rispetto dei ruoli e la collaborazione sono fondamentali, sviluppa competenze di gestione di sé ed implementa l’autostima.

Tutto questo è finalizzato a migliorare l’inserimento sociale, attraverso lo sviluppo dell’autonomia personale, una maggiore coscienza di sé e delle proprie possibilità.

Il corso di vela, tenuto da istruttori del Circolo Nautico Volano, in collaborazione con gli operatori UONPIA del Distretto Sud-Est, è inserito nel contesto di un setting strutturato abilitativo, fa si che i ragazzi coinvolti siano identificati (e si identifichino) come “un gruppo di giovani che esce in barca” e non come “un gruppo di ragazzi che hanno problemi”, il che è un elemento molto importante per chi vive, quotidianamente, una condizione di esclusione.

"La barca a vela costituisce un potentissimo mezzo di riabilitazione e di formazione favorendo lo sviluppo di abilità fisiche, psicologiche, relazionali e ricreative. La scelta di incentrare l’intervento sullo sport della vela nasce dalla conoscenza delle sue potenzialità nel facilitare un contatto diretto con l’ambiente, nel promuovere esperienze sensoriali e tecniche legate alla conoscenza del mare e della nautica in genere". (S. Lorrai)

La barca rappresenta dunque una piccola comunità, con le proprie regole, i propri ruoli, i propri diritti e i propri doveri: per gli adolescenti rappresenta così un’occasione per sperimentarsi lontano dai genitori, imparando nuove cose, acquisendo capacità che esulano dalla quotidianità: la barca a vela, dunque,  come momento sportivo, ricreativo e come occasione di maturazione e crescita.

 

Il progetto, condiviso ed approvato dal direttore f.f. dell'UONPIA di Ferrara dott.ssa Franca Emanuelli, è rivolto a  9 utenti in carico a Uonpia Equipe di Codigoro e di Portomaggiore  di età compresa tra gli 11-14 anni con disabilità cognitiva, fisica e con problematiche inerenti alla sfera emozionale e relativi comportamenti reattivi disfunzionali.

Per il corrente anno gli operatori Uonpia sul progetto saranno 2 Educatori Professionali: Alessandra Andreotti, Davide Tenani, e 2 Fisioterapiste: Paola Chiccoli e Sara Presta, che si alterneranno garantendo la presenza di almeno 2 operatori per incontro ; compatibilmente con le risorse messe in campo dal Circolo Nautico (istruttori, volontari e imbarcazioni).

Gli operatori saranno affiancati da istruttori volontari del Circolo Nautico Volano: Matteo Mingozzi, Silvano Andreotti, Mauro Bottoni, Federico Volpi e Simone Grilanda

Il ruolo di questi ultimi sarà quello di  coinvolgere attivamente i partecipanti nelle varie attività nautiche, la conoscenza del territorio, le sue peculiarità e l’orienteering.

Il ruolo degli operatori UONPIA sarà quello di  facilitare la comunicazione tra pari  e con gli adulti, gestire gli  aspetti relazionali e le dinamiche  che si creeranno all’interno del  gruppo  e favorire  l’elaborazione dei vissuti dell’esperienza che implementano il percorso di crescita ed autonomia della persona.

Sarà inoltre prevista la presenza dei Volontari del Servizio Civile Nazionale:  Benedetta Biagi, Marco Bolognesi, Giulia Vandini e Alessia Benetti che coadiuveranno gli operatori nelle attività del progetto.

A completamento dei processi di trasversalità sanitaria dei recenti dai Piani Regionali della Prevenzione e dei Piani Locali Attuativi, l'edizione 2018, sperimentalmente, vedrà coinvolte nel progetto 7 studentesse delle classi terze del  liceo Scienze umane  dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. Monaco” di Codigoro, che in attuazione dei progetti  del MIUR di  “alternanza scuola-lavoro” saranno coinvolte, arricchendole di un’esperienza che possa consolidare le conoscenze acquisite a scuola e facilitarle nell’orientamento verso futuri  percorsi di studio o lavoro nel campo dell’assistenza sanitaria.

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