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Sale di attesa inclusive: la Neuropsichiatria AUSLFE si aggiudica il bando ministeriale

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pubblicato il 25/02/2022 12:55, ultima modifica 25/02/2022 13:23
Il progetto “Sale di attesa che intrattengono e formano” presentato da UONPIA AUSLFE in collaborazione con la clinica ORL dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, Il Volo ODV, AIDUS e cooperativa Il Germoglio si aggiudica il bando ministeriale per l’inclusione delle persone sorde e con disabilità uditiva

Cosa c’è di più noioso, per un bimbo, che aspettare in una sala d’attesa? Il progetto “Sale di attesa che intrattengono e formano” è finalizzato ad intrattenere i piccini ipoacusici mettendo in campo, allo stesso tempo, politiche di inclusività. Progetto, presentato da UONPIA - Unità Operativa Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza dell’Azienda USL Ferrara, diretto dalla dottoressa Franca Emanuelli, che si è aggiudicato il bando ministeriale per l’inclusione delle persone sorde e con disabilità uditiva.

Si tratta di un progetto trasversale – presentato in collaborazione con l’Audiologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, l’Organizzazione di volontariato Il Volo ODV di Fiscaglia, AIDUS - Associazione Inclusione Udenti e Sordi di Ferrara e cooperativa Il Germoglio Onlus – che fa dialogare tre tipi di linguaggio per l'attesa inclusiva dei bambini ipoacusici negli ambienti pediatrici.

Un obiettivo importante, da raggiungere con la realizzazione di video specifici per l’età pediatrica nei quali scorrono simultaneamente e in sincronia un video in Lingua dei Segni Italiana (LIS) con messa in voce (voce narrante che traduce il segnato) e sottotitoli in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), da trasmettere su schermi posizionati nelle sale di attesa di interesse pediatrico individuate all’ospedale di Cona, nelle Case della Salute e negli altri servizi territoriali.

L’uso dei video in modalità comunicativa trimodale attraverso LIS, CAA e messaggio verbale è la formula vincente per abbattere le barriere comunicative e favorire l’aggregazione, la partecipazione e l’integrazione di bambini con problemi di udito e con bisogni comunicativi complessi nei momenti di attesa in ambiente medico, oltre a sensibilizzare tutta la popolazione a favore della cultura della diversità” spiega Valentina Buriani, logopedista UONPIA e coordinatrice del progetto insieme ad Andrea Ciorba, professore associato presso la Clinica ORL – Audiologia di Cona (direttore prof. Stefano Pelucchi), a Simona Punginelli, tecnico in Comunicazione Aumentativa e Alternativa, F.F presidente portavoce del Comitato Tecnico Scientifico dell'Organizzazione di Volontariato Il Volo Centro Servizi e Consulenze (CSC) e i volontari; Martina Zucchini, interprete LIS, Tiziana di Girolamo, assistente alla comunicazione LIS presso la cooperativa Il Germoglio, Serena Longo e Enrica Sabato docenti e interpreti LIS per conto di AIDUS.

Il progetto – l’unico presentato da una Neuropsichiatria territoriale ad ottenere i fondi ministeriali a livello regionale, a cui la Regione Emilia-Romagna ha assegnato 75mila euro – è in via di attuazione. Dopo la selezione delle storie tratte da libri per bambini, sono in corso le traduzioni in LIS e CAA che, dopo la realizzazione dei video, verranno messe in onda a flusso continuo tramite i monitor da installare negli ambienti pediatrici a partire da settembre.

La mia soddisfazione per questo progetto è duplice – commenta la direttrice generale dell’Ausl di Ferrara Monica Calamai –: principalmente è dovuta alla qualità del progetto stesso, che utilizza modalità innovative per fare inclusione e aiutare pazienti in età pediatrica; poi naturalmente per il riconoscimento ministeriale che testimonia l’alta qualità dei nostri servizi e delle progettualità che riescono a mettere in campo, specie in un’ottica di integrazione tra sociale e sanitario che è una delle linee principali del Piano sociosanitario della regione Emilia Romagna”.

Contesto

Il progetto è rivolto al territorio dell’AUSL di Ferrara, che vede una popolazione in età pediatrica (0-17 anni) di circa 44.000 minori, dei quali circa l’8,5 % è in carico al Servizio di Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza (UONPIA) territoriale. 

Partner

L’attività di Audiologia Pediatrica viene svolta all’interno della Clinica ORL dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. Vengono diagnosticate e trattate tutte le forme di ipoacusia infantile.

L’organizzazione di Volontariato IL VOLO ODV è accreditata in Regione come Centro Servizi e Consulenze (TSC) per la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa). L’Associazione ha come finalità principale quella di favorire l’integrazione di bambini con disabilità, con particolare attenzione alla comunicazione anche di tipo non verbale.

L’Associazione AIDUS Inclusione di Udenti e Sordi nasce con l’obiettivo di abbattere le barriere che limitano l’interazione tra la cultura sorda e quella udente, e promuove la LIS e il bilinguismo.

La cooperativa Il Germoglio, nata nel 1991 per gestire e progettare, nel territorio di Ferrara, servizi educativi per bambini ed adolescenti, ha via via modificato e ampliato i suoi settori di intervento nel lavoro socio-educativo, rivolto principalmente a soggetti in situazione di svantaggio sociale e non solo.

LIS

La lingua dei segni è un codice visivo-gestuale, un sistema di simboli e di regole grammaticali che, come in tutte le lingue, possono mutare col tempo e che i membri di una comunità possono usare per interagire e comunicare. La pratica e l’utilizzo di questa lingua negli ultimi decenni si sta espandendo a livello sperimentale a tutti coloro che, per diversi motivi, non utilizzano un codice linguistico verbale e che al contrario necessitano di un codice altro per relazionarsi e comunicare. La lingua dei segni per la sua natura linguistica visiva sembra attirare, focalizzare e tenere l’attenzione del bambino meglio di quanto la parola verbale usata da sola.  È un sistema che è compatibile alla struttura e alla velocità della lingua parlata e, come questa, ha il vantaggio di essere portatile e automatica.

Comunicazione Aumentativa Alternativa

La Comunicazione Aumentativa Alternativa fa parte della tecnologia assistiva (AT Assistive Tecnology) e rappresenta un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di persone con bisogni comunicativi complessi attraverso una categoria molto ampia di strumenti e sistemi multimodali e flessibili su misura per ogni persona, da promuovere in tutti i momenti e luoghi della vita.  Fanno parte della CAA “strumenti, dispositivi immagini, parole, simboli o gesti che permettono di compensare le difficoltà di comunicazione sia espressiva che recettiva”.

La Comunicazione Aumentativa e Alternativa(CAA) utilizza tutte le competenze comunicative della persona, includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale esistente, i gesti, i segni, la comunicazione con ausili e la tecnologia avanzata.

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