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SARS-CoV-2 Coronavirus Covid-19: come richiedere lo screening nei luoghi di lavoro con test antigenici rapidi naso-faringei

pubblicato il 04/01/2021 12:17, ultima modifica 04/01/2021 12:17
La Regione offre gratuitamente i test alle aziende che possono comunque acquisirli autonomamente e partecipare allo screening. Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro PSAL dell’Azienda Usl di Ferrara è il riferimento per le aziende e il medico incaricato da queste ad effettuare i test.

Ferrara, 04-01-2021.  La Regione Emilia-Romagna promuove lo screening dei lavoratori per la prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 sui luoghi di lavoro utilizzando test antigenici rapidi.

La Regione offre gratuitamente i test alle aziende che possono comunque acquisirli autonomamente e partecipare allo screening. Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro PSAL dell’Azienda Usl di Ferrara è il riferimento per le aziende e il medico incaricato da queste ad effettuare i test.

Lo scopo è quello di contenere l’epidemia e garantire la prosecuzione delle attività lavorative.

Lo screening è proposto a tutte le aziende, prioritariamente per le attività in cui vi sono indicazioni di maggior probabilità di diffusione del contagio. Per attivare il percorso, basta inviare la richiesta alla posta elettronica dedicata: antigeniciaziende.fe@ausl.fe.it

  • CATEGORIE A RISCHIO. Le priorità, in base alle esperienze degli ultimi mesi, sono quelle di prevenire contagi in gruppi di lavoratori di particolari attività o settori e in base ai risultati dello screening stesso.

Ad oggi, si ritiene di indicare quali attività o settori prioritari: trasporti e logistica, lavorazione carni, grande e media distribuzione organizzata, metalmeccanica, alimentare e ortofrutta, mobile imbottito, assistenza domiciliare, aziende con attività in appalto in genere.

Lo scopo principale è quello di tutelare lavoratore, familiari e amici nonché di aiutare il tessuto produttivo a contenere l’epidemia per garantire la prosecuzione delle attività.

  • LUOGHI DI LAVORO

Per quanto riguarda i luoghi di lavoro non sanitari, il rischio di contagio è in funzione delle caratteristiche di svolgimento del lavoro, che non permettono un sufficiente distanziamento fisico o richiedono un contatto fisico ravvicinato, di prossimità e in funzione della numerosità e delle forme di aggregazione di persone diverse; in particolare, il lavoro in linea con una distanza tra i lavoratori inferiore a 1 metro e le attività con un’accentuata mobilità in reparto e possibilità di contatti interpersonali.

Relativamente al rischio derivante dall’aggregazione di lavoratori, sono rilevanti l’elevato turnover, il lavoro somministrato o stagionale, gli appalti stabili per numero di appalti e lavoratori, i lavoratori provenienti da zone a rischio, l’utilizzo comune e il passaggio di mano di mezzi e strumenti.

  • COME ATTIVARE LO SCREENING

Nel caso in cui l’azienda intenda avvalersi dei test gratuiti, il datore di lavoro trasmette la richiesta all’indirizzo di posta elettronica antigeniciaziende.fe@ausl.fe.it del Servizio PSAL tramite un modulo predisposto, coinvolgendo i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).

I test sono consegnati dal Servizio PSAL al medico indicato che li somministra direttamente o tramite un laboratorio scelto tra quelli autorizzati dalla Regione e ne registra gli esiti nel sistema informatico regionale.

Il Servizio PSAL consulta i risultati dei test registrati nel sistema informatico e, in caso di esito positivo del test rapido, provvede a prenotare il test di conferma con test di biologia molecolare presso l’Azienda Sanitaria.

Il test di conferma può essere effettuato anche presso laboratori privati autorizzati dalla Regione.

I risultati dei test molecolari sono registrati nel sistema informatico e comunicati al Dipartimento di Sanità Pubblica che, in caso di conferma della positività, procede a indicare le misure di cautela e i relativi provvedimenti.

Nel caso in cui l’azienda proceda in autonomia ai test rapidi, ne invia, comunque, comunicazione al Servizio PSAL per inserire gli esiti nel sistema di controllo del servizio sanitario regionale-Dipartimento Sanità Pubblica.

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