"Sinergicamente", progetto-pilota per il benessere e l'integrazione sociale di utenti fragili
Il filo conduttore alla base del progetto è quello di offrire non solo strumenti di cura ma anche mezzi di coinvolgimento sociale, stimolo e formazione che servono a un reinserimento concreto nella vita comunitaria. "Sinergicamente" rientra tra le proposte dell'articolata progettazione di iniziative e progetti affidata alle realtà ferraresi del Terzo settore che il Comune di Ferrara, attraverso l'assessorato alle Politiche sociali, ha sostenuto e finanziato.
È questo, infatti, uno degli 11 laboratori e progetti selezionati tra gli oltre trenta proposti dagli enti cittadini del Terzo settore, e ha l'obiettivo di andare a incidere effettivamente sulla qualità della vita delle persone con fragilità legate a disturbi psichici, individuando e stimolando le loro capacità in modo da abbattere lo stigma che isola chi è affetto da malattia mentale, aumentare l'autostima degli utenti e valorizzarne anche i contributi che gli stessi malati possono dare alla comunità.
Bilancio positivo quindi per il progetto "Sinergicamente - la socialità come cura" che, promosso da CSV Terre Estensi con Arci Ferrara aps e Dipartimento di Salute Mentale Ausl Ferrara, ha visto l'operato sinergico delle associazioni locali Uisp, Ultimo Baluardo aps, Sonika, Ferrara Off, Un Bel Dì e Web Radio Giardino aps.
"Per realizzare questo come gli altri progetti pensati per persone con fragilità di diverso tipo - ha sottolineato l'assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti - abbiamo adottato un avviso pubblico di finanziamento delle progettualità sociali espresse dal Terzo settore con una disponibilità complessiva di 100mila euro, incrementata poi da un ulteriore contributo di 20.670 euro nell'ambito del bando. Così 11 progetti e attività proposti dagli enti di Terzo settore hanno ottenuto un contributo compreso tra i 10mila e i 20mila euro ciascuno. L'impegno è quello di andare a strutturare le proposte che funzionano nell'ambito del piano di zona, in modo da trasformare queste iniziative-pilota in servizi inseriti in una progettazione stabile".
All'incontro con i giornalisti - dove è stato presentato il primo degli progetti che è già stato realizzato e concluso - sono intervenuti, oltre all'assessore alle Politiche sociali del Comune di Ferrara Cristina Coletti, la direttrice del Dipartimento Assistenziale Integrato Salute mentale Dipendenze patologiche Paola Carozza, la direttrice di CSV Terre Estensi Chiara Rubbiani, Cristina Minia del Dipartimento Salute Mentale, la presidente di Arci Francesca Audino e Giulia Prandini di Arci Ferrara con Silvia Dambrosio di CSV Terre Estensi.
"La malattia mentale in particolar modo - ha fatto notare la dirigente medico psichiatrico dell'Ausl di Ferrara Paola Carozza - ha le conseguenze più disastrose in termini di funzionalità sociali, perché chi ne è affetto subisce lo stigma di un'etichettatura dovuta alla diagnosi psichiatrica, che ne mina il senso di affidabilità e capacità. Anche chi ha problemi di questo tipo, invece, può essere un cittadino attivo. I nostri pazienti sono cittadini e i farmaci non possono restituire questo aspetto, che si recupera solo costruendo reti, relazioni, connessioni. Grazie quindi al Comune e all'assessore Coletti che ci ha dato gli strumenti per fare questo, al Csv che si è fatto motore della loro realizzazione, ai miei collaboratori, ad Arci che ha seguito, coordinato e registrato l'attività svolta".
L'obiettivo del progetto - finanziato all'interno del bando comunale a sostegno di progettazioni di enti di terzo settore - è stato quello di proporre occasioni di socialità e inclusione attraverso un ciclo di promossi da diverse associazioni ferraresi. La rete associativa che si è attivata ha messo in campo competenze e ha sviluppato approcci comunicativi inediti con un impatto positivo in termini di benessere personale dei partecipanti e di superamento dello stigma legato alla malattia mentale.
L'iniziativa si è tradotta in un ciclo di laboratori coordinati da Arci Ferrara aps e aperti alla cittadinanza che, durante l'estate, hanno coinvolto persone seguite dal Dipartimento di Salute Mentale (DSM) nei seguenti percorsi di:
- fitwalking all'aria aperta in collaborazione con UISP Ferrara, attività fisica condotta da Giulio Danieli
- disegno e scultura a tema autoritratto a cura di Giacomo Cossio
- lavorazione e design del legno in collaborazione con Un Bel Dì, condotto da Alberto Minotti
- Podcast su cinema e condivisione in collaborazione con Web Radio Giardino e Ultimo Baluardo, a cura di Mattia Antico e Samuele Grandi
Il 23 settembre scorso si è inoltre tenuto il convegno finale del progetto, che è stato l'occasione per un confronto tra i partecipanti in merito ai risultati positivi da loro raggiunti e all'utilità sociale delle iniziative che sono state messe in campo, unitamente a un focus sull'esperienza del Social Point di Modena, esperienza innovativa che è stata illustrata da Michela Campioli e Roberta Quartieri. Nella fase conclusiva dell'incontro sono stati presentati i lavori realizzati nei laboratori artistici nella prospettiva di dare seguito a queste esperienze espressive e fortemente socializzanti.
Nella foto la presentazione del progetto "Sinergicamente" in palazzo municipale con, da sinistra la direttrice del Dipartimento Assistenziale Integrato Salute mentale Dipendenze patologiche Paola Carozza, l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Ferrara Cristina Coletti, Silvia Dambrosio di CSV Terre Estensi, la direttrice di CSV Terre Estensi Chiara Rubbiani e - nella fila dietro - la presidente di Arci Francesca Audino, Giulia Prandini di Arci Ferrara e Cristina Minia del Dipartimento di Salute mentale