Tieni in forma il tuo cuore: grande partecipazione a Cento e Lagosanto per le giornate di prevenzione cardiovascolare
Sono circa 200 i cittadini che si sono sottoposti allo screening gratuito ad accesso libero: oltre cento persone si sono infatti presentate nei gazebo allestiti dall’AUSL nel piazzale dell’ospedale del Delta e circa un centinaio in piazza del Guercino a Cento (rispettivamente venerdì 8 e sabato 9 ottobre, dalle ore 8.30 alle 12.30) per calcolare la probabilità di avere un infarto o un ictus nel corso della vita e modificare, in ottica preventiva, lo stile di vita al fine di abbassare il livello di rischio cardiovascolare.
“Ringrazio il personale medico e infermieristico e i cardiologi che hanno investito ulteriori energie per dare continuità all’ottima campagna regionale anche sui territori provinciali considerati, a torto, più ‘marginali’ – commenta la direttrice generale, Monica Calamai – perché la prevenzione si fa sul territorio e, come promesso, noi vogliamo svilupparla sempre più”.
“La partecipazione è stata straordinaria e conferma l’importanza di questi eventi nel sensibilizzare a tutti i livelli i cittadini sull’importanza di controllare i fattori di rischio per prevenire le malattie cardiovascolari, che rimangono la prima causa di morte nella nostra Regione e nel resto d’Italia” interviene il professor Biagio Sassone, docente dell’Università di Ferrara e direttore delle Cardiologie AUSL, che ha analizzato i dati dello screening sulla popolazione.
Tra i dati particolarmente rilevanti, spicca la maggior partecipazione delle donne (60%) rispetto agli uomini. L’età media dei cittadini che hanno partecipato è di 62 anni, e anche in questo caso le donne si sono contraddistinte per l’età più bassa (61 anni rispetto all’età media di 65 anni degli uomini).
Non solo: gli uomini sottoposti allo screening hanno presentato un profilo di rischio quasi doppio rispetto alle donne.
Rischio che aumenta con il fumo. Eppure, solo l’11% delle persone che si sono presentate allo screening è fumatore. “Un dato che colpisce – osserva il prof. Sassone – poiché il fumo rappresenta uno dei principali fattori di rischio di ammalarsi e morire per malattie cardiovascolari e, quindi, avrebbe dovuto fungere da stimolo a sottoporsi al controllo”.