Migliorare la qualità della vita dei giovani adulti portatori di disabilità intellettiva
Nel gennaio 2017 è iniziato un programma sperimentale di trattamento integrato rivolto a giovani adulti con disabilità intellettiva (D.I.) lieve/moderata (codice diagnostico ICD10: F70/71) di età compresa tra i 17 e i 25 anni residenti nel distretto Centro Nord, scarsamente seguiti dai servizi. Sono stati attivati progetti di sostegno alla domiciliarità riguardanti il tempo libero e inclusione sociale e l’occupazione/lavoro, personalizzati secondo i bisogni e le caratteristiche delle persone coinvolte.
Per il 2019, l’evoluzione del progetto prevede la progressiva dimissione dei casi e la presa in carico i nuovi casi, già censiti: nella nostra provincia a gennaio risultano 106 i giovani con diagnosi di disabilità intellettiva medio/lieve.
Obiettivi del programma:
- Offrire una prospettiva di miglioramento della qualità di vita di giovani adulti con disabilità intellettiva;
- Favorire lo sviluppo di competenze per una maggior autonomia personale;
- Evitare la discontinuità della presa in carico derivata dalla frammentazione dei servizi;
- Favorire l’appropriatezza dei percorsi di trattamento;
- Prevenire il rischio di cronicizzazione evitando l’istituzionalizzazione degli utenti;
- Evitare il rischio di isolamento sociale e/o la comparsa di comportamenti devianti.
Si è costituito un TEAM Trasversale INTEGRATO intraserivizi (Dipartimento Cure Primarie e Dipartimento Salute Mentale Unitoa Operativa Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza - DSM UONPIA - Azienda USL di Ferrara) ed interservizi con i Servizi Sociali di Ferrara e Copparo.
Caratteristiche della sperimentazione:
Sono stati valutate 27 persone tra i 17 e 25 anni con disabilità intellettiva di grado lieve/medio. Sono stati attivati due ambulatori dedicati nelle Case della Salute di Ferrara e Copparo.
Tutti i destinatari sono stati sottoposti ad una valutazione clinico-diagnostico e funzionale multidimensionale attraverso controlli medico psichiatrici; valutazioni cognitive psicometriche (WAIS), del comportamento adattivo, preferenze e supporti (POS; SIS), partecipazione al contesto sociale (scheda sociale).
A questa fase è seguita la formulazione del progetto individualizzato.
Le azioni del programma hanno, inoltre, previsto :
- Due gruppi psicoeducativi;
- Partecipazione al progetto aziendale “prendi un libro porta un libro per 4 utenti del gruppo di sperimentazione;
- Progetto di volontariato civile approvato con partecipazione dei volontari del Servizio Civile all’interno del progetto sulla Disabilità Intellettiva;
- Attivazione di percorsi facilitati ai servizi consultoriali Salute Donna anche con percorsi di affiancamento;
- Attività di verifica e raccordo con servizi del territorio (CSO Cooperative Sociali, Enti di formazione).
Risultati :
- Attivazione di progetti di sostegno alla domiciliarità individualizzati, riguardanti il tempo libero e inclusione sociale e l’occupazione/lavoro;
- Dal punto di vista delle abilità concettuali, sociali e pratiche apprese dalle persone per affrontare la quotidianità (tecnicamente funzionamento adattivo), si sono rilevati significativi miglioramenti nelle aree "Relazione Interpersonale e Diritti" e nelle aree di "Integrazione Sociale (POS)". L’asse salute è stato monitorato con valutazioni periodiche dell’aspetto psicopatologico;
- Dal punto di vista organizzativo il programma ha reso concreta una maggiore facilità nei sistemi di interconnessione intra/interaziendali.