Vaccinazione degli operatori sanitari ex dl 44/21: dieci operatori che erano stati sospesi si sono vaccinati, immediatamente reintegrati e rientrati in servizio
Le due Aziende, una volta informate della vaccinazione, hanno immediatamente provveduto, sempre a norma di legge, a reintegrare gli operatori nei loro ruoli. Altri 13 operatori, a loro volta sospesi per non aver comunicato all’Azienda la loro situazione vaccinale (nonostante le numerose comunicazioni loro inviate prima di quella di sospensione), hanno provveduto a documentare il fatto di essere stati vaccinati in altri territori o all’estero. Anche per loro, naturalmente, le aziende sanitarie hanno subito provveduto al reintegro immediato.
“Esprimiamo il nostro plauso nei confronti degli operatori che hanno deciso di vaccinarsi e auspichiamo che tutti coloro che operano nella sanità, e che non sono ancora vaccinati, provvedano subito. La vaccinazione costituisce requisito essenziale per l'esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati. Lo dice la legge e noi la applichiamo – dichiara infatti la direttrice amministrativa AUSL, dottoressa Anna Gualandi – perché intendiamo garantire un sistema sanitario sicuro ed efficiente per dipendenti e pazienti. Noi applichiamo la normativa come obbligo di legge e come obbligo morale per la tutela della salute pubblica, ma sospendere è una cosa che non facciamo certo a cuor leggero. Perciò esprimo soddisfazione per la notizia che vari operatori abbiano provveduto a regolarizzare la propria posizione e auspico che tutti gli altri facciano altrettanto”.
In tutto gli operatori sanitari che sono stati contattati perché risultavano non vaccinati, erano circa 1.800; di questi 1.300 circa hanno risposto alla mail: 950 si sono vaccinati subito, gli altri hanno presentato motivazioni esimenti; gli altri 500 circa non hanno risposto. L’Ausl sta definendo tutte le pratiche e, al momento, gli operatori sospesi perché al termine dell’iter procedimentale non risultano ottemperanti all’obbligo di cui al decreto legge 44/2021, sono 91.
Comunicato stampa congiunto AUSL-OSPFE